mercoledì 29 ottobre 2008

秒速5センチメートル (Cinque Centimetri Al Secondo)

Ho scoperto questo film d'animazione qualche giorno fa' mentre spulciavo l'archivio di Asianworld. Le premesse erano beneauguranti, grande risposta di pubblico, e screenshot da urlo. 秒速5センチメートル(Byōsoku Go Senchimētoru - 5 Centimetri Al Secondo) è un lungometraggio animato in tre piccole puntate: le prime due della durata di circa 25 minuti e la terza di 14. I titoli delle puntate sono: 桜花抄(Ōkashō); コスモナウト(Kosumonauto) e 秒速5センチメートル(Byōsoku Go Senchimētoru).
遠野貴樹(Tōno Takaki) è un bambino come tanti, alle elementari si affeziona ad una sua compagna di classe che si chiama 篠原明里(Shinohara Akari). La loro amicizia li rende oggetto di facile scherno da parte dei compagni. La fine delle elementari segna per loro una separazione: la famiglia di Akari infatti si trasferisce a Tochigi, mentre Takaki rimane a Tokyo. E' l'inizio di un rapporto epistolare molto intenso, e di un doloroso rincorrersi non solo fisico ma soprattutto mentale che non avrà mai fine.
L'aspetto materialmente grafico ed estetico di questa opera è assolutamente stravolgente: una realismo estenuante e puntiglioso che a mio parere si fa interpretare come una sfavillante reinterpretazione della realtà. Dovrei cercare di recuperare i precedenti lavori di questo regista, 新海誠(Shinkai Makoto) per cercare di capire dal suo percorso artistico le sue vere intenzioni. La narrazione attraverso le immagini sfavillanti che corrono nello schermo è un'organolettica esperienza che attraverso lo spazio, il tempo inteso proprio come passare dei minuti e delle ore, e le sensazioni più semplici ma vicine a noi come il freddo e il caldo, vogliono far vivere un'esperienza allo spettatore. addirittura i personaggi diventano quasi delle grezze figure che si muovono, inquadrate quasi con sommessa riservatezza o chissà cosa all'interno di un succedersi si paesaggi e panorami, ma anche close-up di oggetti del vivere quotidiano. Vista la mia poca conoscenza di Shinkai, azzardare una qualsiasi ipotesi sugli intenti di questo strano modo di vedere le cose sarebbe azzardato, ma per come la vedo io al momento, il film è una storia d'amore toccante, delicata, giapponesissima, raccontata in maniera ridondante e con estrema freddezza. Ho proprio avuto l'impressione che Shinkai volesse dire "ecco, guardate come sono bravo a fare la porta del treno", oppure "quando mai avete visto i cartelli della stazione di Shinjuku fatti così bene?"...

Si perchè il realismo è estremo, guardate i riflessi sul pavimento tirato a lucido: le scuole Giapponesi hanno proprio il pavimento tirato a lucido....

Il cestello della bicicletta ha le sue belle viti, e quelle bottiglie vuote hanno un'etichetta talmente realistica che potrebbe sembrare una foto ritoccata...

E quest'aula vuota, i banchi realisticamente disegnati in posizione imperfetta, il riflesso sul legno lucido delle sedie...

Questa strada, ne puoi vedere migliaia uguali a Tokyo, ma il riflesso dei cavi elettrici sull'asfalto e le tonalità di colore, che roba ragazzi...

Ma a che pro? Narrare una storia d'amore intermezzando centinaia di inquadrature come queste...mi ricorda il gruppo rock dei Dream Theater, sono dei fenomeni con gli strumenti, ma se la tirano troppo con il virtuosismo fino a diventare eccessivi come una torta con sopra due chili di zucchero. La chiave d'interpretazione potrebbe essere il dare al giapponese che vede il film le sensazioni che ben conosce dal suo passato, e tramite queste immagini di familiare rimembranza farlo immergere in un'atmosfera tale da generare un buon terreno di coltura per lo sviluppo di quel bel sentimento di tristezza misto a commozione che tutti i film 純愛(Jun-ai – vero amore) vogliono comunicare. La mia esperienza giapponese mi ha permesso di apprezzare questa familiare rimembranza: è bello vedere il treno della Chuo line, gli enormi corridoi della stazione di Shinjuku che più di una volta ho percorso, e il grattacielo della DOCOMO visto dal soprapassaggio sopra il ponte di Harajuku, le luci abbaglianti di un Konbini con i frigoriferi delle bevande posizionati sempre nella stessa posizione, lì in fondo nel muro opposto all'entrata. Ma per chi non conosce il Giappone, dopo i primi venti minuti sopraggiunge la noia, è inutile negarlo. Tralasciando la parte grafica, vera colonna portante del lavoro, la trama e la sceneggiatura sono approssimative, con volontarie pause e tagli in punti strategici che non fanno altro che troncare, forse volutamente, qualcosa di importante.

Penso sia estremamente educativo per chiunque voglia conoscere come ragionano 'sti Giapponesi: questo film è l'enunciazione di un concetto che da tempo sto cercando di sviluppare ed ancora adesso mi viene difficile descrivere: sono solito definirla "virtualità". I Giapponesi hanno questa innata capacità di creare nella loro mente un microcosmo che gli permette di alienarsi dalla realtà e di perseverare in ciò in cui credono: questo può essere un sentimento d'amore, l'ammirazione per un personaggio famoso, la passione per un hobby, il lavoro o la famiglia. Per quanto riguarda i sentimenti amorosi, l'alienazione dalla realtà è talmente forte che anche a distanza dalla persona amata, anche se non corrisposti, uomini e donne coltivano dentro il loro cuore un amore talmente sconfinato da essere distruttivo. Ma quando i nodi arrivano al pettine, quando si passano cinque anni di scuola superiore a guardare una ragazza o un ragazzo e scrivere a questa persona lettere d'amore, e ci si deve dichiarare (perchè è ora di andare all'università), stanno zitti. Perchè fanno così? Un sentimento covato troppo a lungo diventa polvere di stelle che vaga isterica per l'universo, la mitizzazione e l'adorazione portano all'alienazione e il contatto con la realtà è distrugge un fragile guscio già svuotato al suo interno dalla suddetta polvere di stelle. La realtà è talmente brutta, che è meglio continuare a sognare.

秒速5センチメートル(Cinque Centimetri Al Secondo) è un esercizio di stile a tratti stucchevole ma bellissimo, e una storia estremamente "Giapponese" che non soddisfa di certo un non Giapponese.

秒速5センチメートル(Byōsoku Go Senchimētoru - 5 Centimetri Al Secondo)

Giappone, 2007 - regia di 新海誠(Shinkai Makoto)

22 commenti:

Weltall ha detto...

Questo sembra bellissimo!!!
Lo voglio vedere la prossima volta Nick!!!

nicolacassa ha detto...

>Cuggino> Contaci!! :)

Andrea Castello ha detto...

L'impianto visivo sembra molto bello, vale la pena di dargli un'occhiata!

nicolacassa ha detto...

>Andrea> Si è una figata, e la storia è tosta nel bene e nel male, da vedere per capire di cosa parlo! Te lo passo alla prossima!!

Anonimo ha detto...

io lo visto sub-ita circa 3 mesi fa è mi era piacuto tantissimo anche se il finale ...ho visto anche gli altri 2 film di animazione dello stesso autore ,compreso il primo che realizzo da solo e che doppio' con la sua ragazza,a mio parere è un capolavoro

nicolacassa ha detto...

>Nas> Davvero? Voglio assolutamente il primo film, mi sai dire il nome?? :)

Anonimo ha detto...

Makoto Shinkai:La voce delle stelle,Hoshi no Koe
e Kanojo To Kanojo No Neko,Lei ed il suo gatto.

nicolacassa ha detto...

Grazie!! :)

Pupottina ha detto...

anche io

buon inizio settimana

^___________________^

nicolacassa ha detto...

>pupottina> Buona settimana anche a te!! :)

strawberry ha detto...

l'ho visto, ma ancora ho moltissime difficoltà a capire quei silenzi... ^_^

nicolacassa ha detto...

>Strawberry> La mente giapponese è talmente lontana dalla nostra che non si può non rimanere affascinati...

Rosa Sperandio ha detto...

sai fà pensare.. e mi viene in mente una frase ..."sogna pura, se vivrai per sempre"

nicolacassa ha detto...

>Rosa> :)

Il suonatore Jones ha detto...

Noia, dove?
Me la son persa.

nicolacassa ha detto...

>Qdoot> Ho scritto: che la noia sopraggiunge per chi non conosce il Giappone, evidentemente tu lo conosci e hai apprezzato in pieno il messaggio di Makoto Shinkai!

Il suonatore Jones ha detto...

Uhm, no, non particolarmente almeno.
Non trovo, più semplicemente, che Shinkai abbia cercato di trasmettere il realismo del film, con sequenze di immagini riguardanti il Giappone.
Ti consiglio di guardare altre
delle sue opere, se non l'hai ancora fatto, noterai che il tipo di inquadrature è sempre lo stesso, Giappone a parte. ;)
Probabilmente, può sopraggiungere la noia in quanto in questo tipo di riprese, le animazioni sono molto poche, ma personalmente l'ho trovata una scelta eccezionale.

nicolacassa ha detto...

>Qdoot> Appena possibile vedrò gli altri!

marco ha detto...

Stupendo quest'anime,bellissimi il primo e il terzo episodio (specie il finale),il secondo così così.
Comunque questa è pura arte giapponese ;)

nicolacassa ha detto...

>Marco> Concordo, poesia pura!! :)

Lou ha detto...

Dove posso trovarlo?

nicolacassa ha detto...

>Marilou> Mulo o torrent! :)