domenica 28 settembre 2008

フラガール (Hula Girls)

Quando mi sono deciso a vedere questo film, ero preparato ad assistere ad una roccambolesca commediola di ragazzine e donne che tentano di imparare a ballare la danza Hawaiiana: era notte e la mia collega Stefania voleva vedere un film divertente. Già dopo mezz'ora di film ci siamo resi entrambi conto del fatto che Hula Girls era tutt'altro che un filmetto, e cercavamo di nascondere la commozione dietro finte pose di stanchezza o finti improvvisi raffreddori...
Siamo a いわき(Iwaki), nella 福島県(Fukushima-ken - prefettura di Fukushima), nella parte sud della 東北地方(Tōhoku-chihō - Regione de Tohoku), anno 1965. Iwaki è una cittadina mineraria che vive secondo i turni di lavoro dei minatori di carbone, e della misera ricchezza che essi guadagnano. Nelle province vicine ormai le miniere stanno chiudendo e gli operai vengono licenziati. La disperazione per la mancanza di prospettive per il futuro porta la 常磐興産株式会社(Jōban-Kōsan), padrona della miniera, a elaborare un piano di rinascita per la città che possa fare a meno dell'estrazione del carbone: sfruttare e convogliare le numerose sorgenti vulcaniche per costruire un mega villaggio-resort in stile Hawaiiano. L'idea piace poco ai tradizionalissimi abitanti di Iwaki, ma affascina subito Sanae e Kimiko (Yu Aoi), che sono le prime iscritte al corso di Hula, o danza Hawaiiana. La Joban porta poi ad Iwaki la turbolenta ballerina professionista Madoka Hirayama, interpretata da Yasuko Matsuyuki, che a modo suo porterà scompiglio e cambiamento nella laboriosa Iwaki che dolorosamente si avvierà verso il suo futuro.
La Joban e i cittadini di Iwaki, e lo posso dire senza essere spoiler, hanno costruito per davvero, negli anni '60 in più grande resort-spa-centro benessere e di villeggiatura in stile Hawaiiano di tutto il Giappone, e considerato che i Giapponesi sono assolutamente fissati con le Hawaii, ha avuto un successo clamoroso: si chiama "Spa Resort Hawaiians", e vedere la maestosità di questa struttura rende la visione di questo film ancora più emozionante. Ciò che più mi ha colpito è il fortissimo messaggio femminista: una cosa mai vista in un film Giapponese, è proprio vero che i tempi sono maturi per un cambiamento in Giappone. vi sono delle scene che per ovvi motivi non posso descrivere, ma minano nel profondo il concetto, ora antiquato nelle grandi metropoli ma sempre vivo nelle campagne e nei piccoli centri, della donna giapponese subalterna al volere dell'uomo e della comunità. Per questo il film piace ai Giapponesi e soprattutto ALLE Giapponesi, perchè fa sentire liberi di poter fare ciò che si vuole della propria vita. Devo assolutamente spendere una parola per Yasuko Matsuyuki, 36 anni, una donna veramente bellissima che, nonostante interpreti un personaggio rozzo e scapestrato come l'insegnante di ballo Hawaiiano, è per me l'emblema della vera bellezza Giapponese: una donna che riluce di infinita classe ed eleganza. Yu Aoi poi è una sicurezza: dopo aver cominciato come musa bambina del bravissimo regista Shunji Iwai, è ora lanciata verso una carriera sfavillante, non c'è festival che non la veda vincitrice. Solo per questo film la Aoi ha vinto 4 premi in quattro diversi concorsi come miglior attrice; il film ha vinto poi 5 Oscar Giapponesi tra cui miglior film, ha spopolato in tutti i festival più importanti tra cui Yokohama, e si accinge ad essere il competitor Giapponese per gli Academy Awards, come miglior film straniero. Da vedere per forza.


フラガール (Fura Gaaru - Hula Girls)

Giappone, 2006 - regia Sang-Il Lee

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