domenica 28 settembre 2008

スクール・ウォーズ/HERO(School Wars Hero)

Gli eroi della palla ovale.

Il rugby. Uno sport non molto diffuso e popolare in Italia, nemmeno dei paesi di lingua romanza, se si esclude la Francia. Ho cominciato ad interessarmi al mondo del rugby sulla scia della valanga emotiva causatami dalla trilogia cinematografica di The Lord Of The Rings, di Peter Jackson, girata in Nuova Zelanda. Come si sa la Nuova Zelanda è la patria di una delle più forti compagini di rugby: le maglie nere degli All Blacks incutono timore e reverenza a chiunque vi giochi contro, assieme all’Haka, la danza rituale propiziatoria che il capitano intona all’inizio di ogni partita. Senza dilungarci nella storia dell’Haka e delle usanze della popolazione Maori, indigena di Aotearoa (L’isola della grande nuvola bianca), qualsiasi appassionato di Rugby non può che rimanere colpito dagli All Blacks che intonano l’Haka all’inizio di un film, come consumati attori vestiti delle loro jersey Adidas nere. School wars hero inizia proprio così.
Ciò che mi ha più colpito del rugby, è la durezza del gioco, la forza e l’impegno dei giocatori, la ferrea applicazione delle regole all’interno di quella che agli occhi di un profano potrebbe sembrare una rissa disordinata, il fair play e l’onestà. Non ho mai visto un colpo proibito, e da italiano anti-calcio avrei sempre desiderato vedere uno di quei frocetti di giocatori di serie A confrontarsi con guerrieri veri e propri su un rettangolo verde.
Siamo nel 1974, a Kyoto. In giappone una rivoluzione culturale è in atto, i giovani spaesati dalla modernità che avanza e schiacciati da un austero conservatorismo sono fuori controllo, il teppismo è diffuso e la stessa musica suona drammaticamente per la scuola superiore Fushimi Daiichi Kogyo. La situazione è diventata insostenibile per il preside Kambayashi, che si rivolge disperato all’assessorato dell’educazione della città di Kyoto in cerca di aiuto. Ivi trova a convegno col referente ministeriale il famoso Shuji Yamagami, star della squadra nazionale di rugby Giapponese, fresco di nomina ad allenatore di una importante squadra locale. Egli non cede alle suppliche del preside per insegnare educazione fisica nella sua scuola, ma durante un colloquio con lo stesso preside in una notte di pioggia i due sono assaliti da bande di motociclisti scatenati che buttano nel fango il povero amministratore scolastico. Yamagami cambia idea e per rispetto del preside decide di unirsi ai professori del Fushimi per intraprendere quella che sarà una difficile battaglia per riportare l’ordine nella scuola. Lo farà col Rugby. Memorabile una scena in cui Yamagami, circondato da una vera e propria guerra di vandalismo si rifugia in un bagno dove trova Kambayashi vestito da imbianchino che dipinge di bianco i muri scempiati da scritte di ogni genere: Il preside si rivolge a lui dicendogli: “Tu eri bravo a domare le palle ovali, che rimbalzano ovunque senza un ordine preciso. I nostri ragazzi sono come delle palle ovali, non hanno una meta e non hanno un futuro, solo tu puoi domarli”.
Lo spirito eroico del rugby permea questa pellicola, che ha risvegliato in me le emozioni che provavo a vedere gli All Blacks in azione: fair play, onestà, fatica, impegno, spirito di gruppo e affiatamento possono fare di una squadra una squadra imbattibile, e di una persona una persona di successo. La piattezza fotografica della pellicola non offusca i valori di cui parla, anzi sono essi a darle luce e non inutili artifici. Shoei, nel ruolo di Yamagami regge tutto con la profondità della sua recitazione e della sua incredibile voce, forse un po’ troppo piagnone, ma non penso che nessuno uscirebbe sano da un’esperienza di tale intensità. Tutti per uno e uno per tutti, e ognuno ritrova la propria identità nel gruppo, e la propria forza nella squadra: anziché combattere senza regole si combatte con delle regole precise, e il sudore causato dalla grande fatica, è salutare. L’assemblea dei professori, inizialmente contraria a Yamagami, presto si unisce alla sua battaglia. Inutile citare il finale, bisogna vedere questo film.
La pellicola si ispira alla storia vera di Yoshiharu Yamaguchi, nato nella prefettura di Fukui nel 1943. Dopo la laurea all’università giapponese delle scienze sportive, insegnò nella scuola superiore Nagara e nella scuola tecnica della prefettura di Gifu. Si unì all’assessorato di educazione motoria di Kyoto nel 1967 e divenne membro della prima squadra nazionale giapponese di Rugby, che naque nel 1966. Il film racconta gli avvenimenti dal 1974 al 1976, quando divenne coach alla Fushimi Kogyo High School. Attualmente è consigliere delle politiche sportive della città di Kyoto e sempre coach alla Fushimi.
In conclusione: un bellissimo film fatto di sport, impegno, sudore, lacrime e amicizia.

School Wars Hero, Giappone, 2004
Regia Ikuo Sekimoto

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