giovedì 22 gennaio 2009

蟲師 (Mushishi - Bugmaster)

Un giorno ero ospite a casa di amici Giapponesi: uno di loro aveva un DVD di non ricordo quale film (giapponese), e tra gli speciali c'erano i trailer di alcuni film in distribuzione da parte della stessa casa (un pò come fa la Disney nei suoi DVD). Contentissimo ho cominciato a gustarmi i trailer, e tra diverse cose interessanti ne ho visto uno che cominciava dicendo "dal regista di Akira": poi seguivano una serie di immagini tremendamente belle, penso fosse lo stesso trailer che gira in rete. Si insomma, un trailer con le contropalle, e poi alla fine dello stesso due kanji impossibili, 蟲師, che il mio amico si è affrettato a pronunciare come "Mushishi". Ho pensato: "è una bomba, e poi c'è di mezzo Ōtomo, è una garanzia"...
Parlare di trama è difficile, ma ci provo: Un bambino rimane orfano della madre a causa di una frana sul sentiero nel quale camminavano, una donna dai capelli color argento lo soccorre e si prende cura di lui. Un uomo dai capelli color argento si rifugia in un villaggio di montagna durante una tormenta di neve: il suo nome è Ginko, è un Bugmaster, cioè una specie di scienziato/medico che studia i Mushi e cura le patologie che essi causano agli esseri umani: Si perchè al mondo esistono delle entità chiamate Mushi, possono essere di varie forme, per lo più immateriali come fossero spiriti. La padrona della casa in cui Ginko si rifugia chiede i suoi servigi per curare alcuni suoi compaesani che hanno uno strano disturbo alle orecchie. A missione compiuta Ginko torna a casa sua, dove riceve un messaggio dall'assistente di Tanyuu, una giovane bugmaster, che si trova in serie difficoltà. Troverà nella sua strada un compagno di viaggio, che vaga alla ricerca di un arcobaleno sperpente. Qual'è la connessione tra Ginko, la signora dai capelli d'argento (che è anche lei una bugmaster) e il bambino orfano di nome Yoki?
Il film "Bugmaster" è un Live Action Movie, cioè non è un film che cammina sulle sue gambe, ma un lungometraggio che cerca di seguire fedelmente alcuni discorsi intrapresi dal manga dal quale è ispirato, scritto da Yuki Urushibara e intitolato 蟲師(Mushishi). L'adattamento cinematografico è stato curato a quattro mani dallo stesso Urushibara e da Sadayuki Murai, che collaborò con Ōtomo al progetto "Steamboy", sempre come sceneggiatore. Il film copre gli eventi narrati nei volumetti 2; 7; 9 e 15 del manga.
Dal punto di vista sonoro e visivo, Bugmaster è un prodotto di immensa qualità: gli effetti visivi in computer grafica, principamente riguardanti i Mushi e ciò che provocano, sono assolutamente discreti, come piccole opere di precisione quasi svizzera inserite alla perfezione nel contesto. L'ambiente naturale Giapponese è maestoso, quelle montagne ripide e farcite di vegetazione rigogliosa, accarezzate da languide nuvole d'umidità che si vedono all'inizio ti fanno esclamare "cavoli", che bello!
Ma...c'è un "ma", anzi ce ne sono parecchi: non si può fare un film con un collage di cartoline, nè con location da urlo come il villaggio di Gokayama (patrimonio UNESCO dell'umanità), nè mettendo in bocca agli attori un linguaggio "epicheggiante", nè formando un cast stellare che vede attori di calibro come Odajiri Jo e Aoi Yu. Ci vuole una storia valida, con un inizio ed una fine. Per questo critico aspramente la scelta di fare un live action movie e presentarlo al mondo come "Opera cinematografica", con il sottotitolo "dal creatore di Akira": quando nella presentazione dei film c'è il richiamo a grandi successi, è evidente che c'è qualche mancanza da colmare. Sono pure andati a presentarlo a Venezia nel 2006, Otomo con a seguito Odajiri Jo, Aoi Yu e Omori Nao. Se nelle battute iniziali la storia è bella ed intrigante, con il parallelismo tra la storia di Ginko e quella del bambino, e il mistero di questi esseri chiamati Mushi, la tensione cala vertiginosamente quando il film si trasforma in una specie di "Doctor House" del medioevo fantasy, con la narrazione di micro casi "medici" quasi auto conclusivi che il buon protagonista cerca di risolvere. Sono d'accordo sul fatto che ciò serva ad introdurre il personaggio ed i Mushi, ma allora bisognerebbe radicalmente rivedere tutta la storia e creare una sceneggiatura autoconclusiva, si insomma ci vorrebbero delle idee nuove, non uno spezzatino. La componente action, enfatizzata benissimo nei trailer, con quei ritmi da pellicola d'azione in stile americano, non esiste proprio: i ritmi sono morti, sfasati, il film è lunghissimo con le sue 2 ore e 11 minuti, vi sono spezzoni di storia che rimangono improvvisamente tronchi e situazioni stagnanti. I dialoghi, in stile epico e anticheggiante, non sono pienamente credibili.
In conclusione: può bastare il nome "Katsuhiro Ōtomo" per far bello un film? La risposta è "no". Possono bastare attori di qualità eccelsa a fare un film interessante? A meno di non essere fan sfegatati degli attori stessi, la risposta è "no". Penso che un film senza una storia si autodistrugga nel momento stesso in cui viene proiettato. E' un vero peccato perchè le potenzialità tecniche ed artistiche ci sono, la storia ha delle potenzialità enormi, il cast è incredibile, il reparto effetti visivi è all'avanguardia, la colonna sonora è buona...manca solo una cavolo di sceneggiatura!
Un'occasione sprecata, e un nome, quello di Ōtomo, dannosamente (per lui) inflazionato dal marketing del film.
[Note di traduzione] La mia quinta traduzione per Asianworld. Il file originale era sincronizzato su versioni di qualità scadentissima, ho adattato il tutto alla versione CHuMo che mi sembra la migliore in circolazione; interi spezzoni erano assenti, così con Shiho-chan abbiamo tradotto dal giapponese e inserito le linee mancanti: in alcuni punti alcune linee potrebbero sembrare fuori contesto, ma purtroppo i dialoghi sono scritti in un giapponese antico, di difficile interpretazione anche per gli stessi Giapponesi.
蟲師 (Mushishi - Bugmaster)
Giappone, 2006 - regia di Katsuhiro Ōtomo

2 commenti:

Weltall ha detto...

Che peccato!!! La parte iniziale faceva presagire un grande film e invece...delusione! Peccato!

nicolacassa ha detto...

>Cuggino> Peccato davvero... :(