martedì 16 marzo 2010

デスノート (Death Note)

Ce li avevo in archivio da tempo, sia questo che il sequel, ma da come se ne parlava in giro non ne ero mai stato particolarmente attirato.
Sará che non amo le cose particolarmente inflazionate: questa ormai estremamente famosa vicenda, nata dalla mente di 大場 つぐみ,(Ōba Tsugumi) si é ormai consumata su vari supporti, sulla carta stampata con il manga in tredici volumi disegnato da 小畑 健,(Obata Takeshi) e pubblicato per la prima volta in Giappone nel 2003 dalla 週刊少年ジャンプ,(Shūkan Shōnen Janpu), sul piccolo schermo e home video con l’anime in 37 episodi diretto da 井上敏樹,(Inoue Toshiki) e trasmesso per la prima volta in Giappone dalla 日本テレビ放送網株式会社,(Nihon Terebi Hōsōmō Kabushiki-gaisha) dal 4 ottobre 2006 al 26 giugno 2007, per finire inevitabilmente al grande schermo in due lungometraggi di successo più uno spin-off.
Questo é il primo dei due film per il grande schermo, fu proiettato per la prima volta in Giappone il 17 giugno 2006 e rimase in vetta alle classifiche del Sol Levante per 2 settimane.
Light, interpretato da 藤原竜也(Fujiwara Tatsuya) è un brillante studente di legge in una rinomata universitá di Tokyo che prova frustrazione per l'impotenza del sistema giudiziario Giapponese che troppe volte lascia crimini impuniti e pericolosi presunti criminali a piede libero per insufficienza di prove o grazie ad insulsi cavilli giudiziari. Il ragazzo spinto da un furioso rimorso e da una forte volontá di riscossa comincia a seguire uno di quelli che l'hanno fatta franca, una specie di teppista omicida, e quando si ritrova faccia a faccia con lui rischia seriamente di farsi male, constatando l'estrema diabolica cattiveria del personaggio. Affranto, scappa sotto la pioggia e come d'incanto dal cielo cade un quaderno nero, attorno al quale misteriosamente non cade alcuna goccia di pioggia. Light prende il quaderno, e legge la prima pagina, una specie di libretto d'istruzioni. É un "Death Note": se le sue pagine magiche vengono utilizzate per scrivere il nome di una persona, questa morirá secondo le modalitá descritte dallo stesso scrivente, o in assenza di istruzioni precise la persona designata passerá all'altro mondo per attacco cardiaco.
Light non ci crede, ma dopo essersi ritrovato di nuovo faccia a faccia con il pericoloso criminale con il quale aveva pochi giorni prima avuto un aspro confronto, si sente costretto a scrivere suo nome nel quaderno per evitare di fare una brutta fine. Il criminale muore all'improvviso per attacco cardiaco. Light scappa sconvolto. In seguito, apparirá al suo cospetto il padrone del quaderno, uno shinigami, un dio della morte col quale costruirá una strana amicizia. Light viene ammaliato da questo potere, e ne comincia ad abusare, in un delirio giustizialista che porta le polizie di tutto il mondo ad indagare su di lui, il misterioso angelo della morte che si fa vedere in vari forum col nome di Kira.
Il primo a cominciare a cavare piede dal mistero sará un famoso quanto misterioso detective privato, “L”, interpretato da 松山ケンイチ(Matsuyama Kenichi), che comincierá con Kira/Light una specie battaglia di menti e d'intuito per tentare di smascherarlo.
Estremamente commerciale, estremamente di successo, é quel puro film d'intrattenimento Giapponese a budget stratosferico senza particolari difetti. La storia é geniale e riesce a tenere sulle spine per tutta la sua durata chiunque vi si avvicini. L é un personaggio dall'immenso carisma, tanto da meritare lo spin-off del quale parlerò in futuro.
Il riuscire a controllare la morte é uno dei sogni ancestrali dell'essere umano, utilizzarla come arma remota poi può essere l'inizio della strada verso il delirio nel quale un debole non può far altro che cadere, facendosi corrompere da un potere che dovrebbe rimanere nelle mani degli dei, troppo grande, forse in generale per qualsiasi essere umano.
Un bel filmetto, ma solo dopo il secondo episodio se ne possono davvero tirare le somme. Ci risentiamo presto...
デスノート(Desu Nōto - Il Quaderno Della Morte)
Giappone, 2006 - regia di 金子修介(Kaneko Shūsuke)

9 commenti:

Portinaio ha detto...

Bello veramente...e Matsuyama Kenichi è L spiaccicato!

nicolacassa ha detto...

>Portinaio> Si è davvero bravo il buon Matsuyama!! :)

Andrea Castello ha detto...

Non so se il film segua fedelmente la trama del fumetto/anime. Io ho visto parte del secondo e trovo che ci siano dei begli spunti, qualche buon dialogo (non tutti) spesso vanificati dall'esigenza tipica dei prodotti seriali di prolungare la vita del prodotto.
Magari proprio il film ha il giusto dono della sintesi.

Weltall ha detto...

Filmetto mediocre sotto molti punti di vista e le cause sono da attribuire ad un meccanismo produttivo che punta agli incassi piuttosto che a trovare la formula giusta per trasporre sul grande schermo un manga complesso (e BELLO) come Death Note. Meglio il secondo film comunque, quando la sfida tra L e Kira entra nel vivo ^__^

nicolacassa ha detto...

>Cuggino> Vorrei solo leggere il manga per farmi un'idea precisa dell'originale.

nicolacassa ha detto...

>Andre> Non avendo letto il manga non so proprio dire se il film sia fatto bene o no in questo senso...

Barbara ha detto...

L'ho visto qualche giorno fa e sinceramente mi è piaciuto molto di più l'anime... non che sia brutto il film (se avrò voglia guarderò anche il secondo per vedere come fanno concludere la storia), ma l'anime è più complesso e coinvolgente, elettrizzante. Nel live action hanno semplificato le cose. Sarà poi che nonostante le poche variazioni apportate alla trama e le semplificazioni alla fin fine anime e movie sono sovrapponibili e se hai già visto il primo il secondo ti annoia, sai già cosa succederà.

nicolacassa ha detto...

>Barbara> Eh si, purtroppo questi film sono solo macchine da soldi in fin dei conti :)

Anonimo ha detto...

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