
Makoto (Hiroshi Tamaki) va a New York. Dentro il bus si addormenta (magari è per il fuso orario, ma comunque i giapponesi si addormentano in qualsiasi mezzo pubblico...) e una lettera gli cade dalla mano. Una graziosissima bambina di colore la raccoglie, lo sveglia in un dolcissimo malo modo e gliela riconsegna augurandogli Buon Natale, si perchè siamo in America e sono tutti buoni (...)! La lettera è di Shizuru Satonaka (Aoi Miyazaki), una ragazza che ha conosciuto all'università, e che ora tiene una mostra fotografica nientemeno che nella grande mela! Makoto sorride, guarda fuori dal finestrino del pullman che guardacaso attraversa uno dei panorami più belli della città, ed inizia la storia, che non è ambientata a New York, ma a Tokyo!
E' il primo giorno di università, Makoto si accinge ad attraversare la strada, ma vede una ragazza, all'incorcio, che si sbraccia perchè qualcuno la faccia passare. Una ragazza parecchio strana, vestita come una bambola di pezza, buffi occhiali da vista e dei modi davvero unici. E' Shizuru, ed è il loro primo incontro. Makoto l'aiuta ma si sente in imbarazzo davanti ad una tipa così strana e l'abbandona a sè stessa. Shizuru gli si affeziona e nasce una strana amicizia: lei è molto presa da lui, ma lui pur essendo attratto da lei bada solo all'apparenza delle cose e soprattutto al non sfigurare di fronte agli altri nostrando di avere un'amica così "stramba". Makoto è molto timido, e poi soffre di una incontrollabile paura: ha uno sfogo nel fianco destro che gli dà prurito, e fin da piccolo deve metterci una pomata che secondo lui puzza. Questa fobia lo tiene lontano da chiunque, tranne che da Shizuru che (fortunatamente per lui) soffre di una rinite cronica che riduce il suo olfatto ad un centesimo del normale. C'è poi una ragazza di cui lui è segretamente innamorato, Miyuki (Meisa Kuroki), forse la ragazza più bella della terra, ma lei sembra presa solo dall'invadente gruppo di amici di cui fa parte. Incredibilmente le cose si evolveranno inaspettatamente per Makoto e Miyuki, e Shizuru pur rimanendone sconvolta, troverà, a modo suo, il modo di conquistare Makoto.
Ogni volta che mi accingo a guardare un 純愛(Jun-ai), mi sento estremamente attratto ed impaziente di vedere quale dannato intreccio troveranno gli sceneggiatori per distruggere lo spettatore. ただ、君を愛してる (Tada, Kimi Wo Ai Shiteru - Semplicemente, Ti Amo), è un film bastardo, si è proprio bastardo dentro. E' estremamente equilibrato in ogni suo aspetto, il ritmo è abbastanza veloce e non si attarda mai in inutili fronzoli, pur essendo esso stesso un "fronzolo gigantesco". Devo dire con tutta sincerità che ho scoperto un'attrice davvero d'eccezione, interpreta Shizuru e si chiama 宮崎あおい(Aoi Miyazaki), classe 1985, ragazza modello super impegnata nel sociale. La Miyazaki, per lo meno in questo film, ha un talento che ha del sovrannaturale nel rendere un personaggio come quello di Shizuru: avrà sicuramente avuto dei forti crampi ai muscoli facciali per fare quelle continue smorfie da bambina piccola, ma quando sorrideva mostrando una gioia ed innocenza incredibilmente vere e cominciava a correre in circolo come una forsennata, mi sembrava di poter ricevere quella stessa gioia, e quando qualcuno la faceva soffrire, che peso nel cuore! La bravura della Miyazaki sta nell'interpretare un personaggio che a tutti gli effetti potrebbe essere una macchietta, una caricatura, e di non farlo sembrare tale dandogli verità e concretezza. Eh si, questi sceneggiatori e produttori giapponesi sono dei bastardi e hanno dalla loro parte delle armi segrete che stupiscono sempre! Per quanto riguarda lui, 玉木宏(Hiroshi Tamaki), è il solito "bonazzo" giapponese che fa il maldestro. Una menzione deve obbligatoriamente andare a 黒木メイサ(Meisa Kuroki), l'antagonista di Shizuru, è veramente bella, sono senza parole, forse troppo bella per il film, un taglio d'occhi talmente affilato da far male, e dei denti di un bianco porcellana abbagliante, insomma è una perfezione che induce quasi antipatia, e forse è questo il vero intento dei produttori del film.
Come al solito il brutto di un intreccio narrativo complesso è che non si può raccontare molto della trama, ma vi posso dire che questo film, pur dissimulando sè stesso in una semplice storia d'amore, purtroppo non sfugge alla regola che rispettano tutti i film d'amore giapponesi (che sa di cosa parlo, capirà, chi non lo sa invece capirà quando guarderà il film). Non è cattivo come 世界の中心で、愛をさけぶ(Sekai No Chushin De, Ai Wo Sakebu – Crying Out Love In The Center Of The World), ma preparatevi a piangere. E se siete depressi, scoratevelo! Non posso negare che sia un film veramente splendido, uno dei migliori che abbia visto quest'anno.
ただ、君を愛してる (Tada, Kimi Wo Ai Shiteru - Semplicemente, Ti Amo)
Giappone, 2006 - regia di Takehiko Shinjo
18 commenti:
E ci guarderemo anche questo Nick ^__^
>Cuggino> Ok cugino!! Grazie per il commento! E' il primo di questo nuovo blog!
Lei è spettacolare!
Questo film sa proprio di Zen and the City (mi hai pensato un pochino??) ;)
>Kazu> Ti ho pensato moltissimo!!!
....Non sò quale sia la regola,ma ho paura a cercare la trama completa.Non credo mi piacerebbe saperlo.
>debris> potresti leggere la recensione di Tayou No Uta, per esempio....
io l'ho visto da tempo, ogni volta piango come una fontana...
>Rossana> Beh certo trattenere le lacrime è difficile! Io adoro questo genere di film!
Allora...
intanto grazie Nicola per l'ottima segnalazione..
questo film, almeno per me (ed ho finito 10 minuti fa di vederlo...) e' un CAPOLAVORO !!!
Mi e' piaciuta da subito Shizuru, e negli ultimi 30 minuti, quando gli eventi cominciano a delinearsi meglio.. ho avvertito quel 'groppo' in gola... quello che fa male... ed ho pianto...
Sekachu e' bellissimo, ma questo per me, almeno per ora, e' davvero stupendo !!
>Fabrizio> Non a caso è considerato il miglior Jun-ai! MA io ho dei legami affettivi troppo forti con Sekachu! Diciamo che questo film è estremamente bilanciato, quasi subdolo, mentre Sekachu è cattivo forte!
>nicolacassa> infatti, la penso anche io cosi... (per quanto riguarda il considerarlo il miglior Jun-Ai)!!!
comunque davvero... e' un film DA VEDERE !!! (penso che lo riguardero' mooolto presto..) !! T_T
E le lacrime scorreranno copiose ..
Questo l'ho visto anch'io, bellissimo e commovente.
>Rosa> Si, e bravissima Aoi Miyazaki!!
Ma sapete che ho gli occhi lucidi solo a vederne il trailer... ho visto questo film due volte ed ogni volta piango...un omone di 100kg in lacrime...da prendere a testate il muro ^_^
Egregio signor Nicola Cassa... qualora lei dalla sommità della sua infinita saggezza mi suggerisca altri film come questo io le sarei infinitamente grato...
(calcolando che ho già visto: Taiyou no uta e Sekai No Chushin De, Ai Wo Sakebu)
Ps: Aoi Miyazaki è bravissima...
La storia è bestiale (sopratutto il finale)
ma Meisa Kuroki è indescrivibile...neanche a dipingerla veniva meglio... ce l'avrà un difetto sta ragazza???
Se gli mettono le ali io comincio a credere negli angeli!!!
>Umberto> Beh mi sembra di capire che ti piacciono i Jun-ai!! Dai film recensiti in questo blog ti posso consigliare "Sonokare"...
http://nicolacassa.blogspot.com/2008/09/say-hallo-for-me.html
da me tradotto, poi anche l'incommensurabile Suki-da...
http://nicolacassa.blogspot.com/2008/09/sukida.html
Fammi sapere!!
Inconmensurabilmente...Grazie!
>Umberto> Poi se li vedi dimmi che ne pensi!
Anche se un po' in ritardo... ho appena di vedere questo film. Ernest Hemingway una volta ha detto: "Una storia per essere vera deve finire con la morte". Non si puo' derto definire un concetto "bastardo" di una categoria molto seguita del cinema giapponese (Jun-Ai). Del resto anche la letteratura classica giapponese e' piena di morti, suicidi e... doppi suicidi. Tutto questo sta' alla radice del pensiero giapponese che vede come protagonista non l'eroe tipico della societa' occidentale. Bello, vincente, sicuro di se e destinato sicuramente al successo. Al contrario, come dice Ivan Morris nel suo capolavoro La Nobilta' della Sconfitta, in Giappone, il protagonista delle storie e' sicuramente destinato ad essere sopraffatto dagli eventi ma che suscita anche ai giorni nostra una grande dignita'.
Il Film mi e' piaciuto moltissimo. Alla fine la lacrimuccia e' "quasi" uscita... La Miyazaki e' un talento di sicuro. Anche se le donne giapponesi sono molto abili nel camuffare la loro eta' e a rendersi piu' giovani di quello che sono quindi, non credo che si sia sforzata poi tanto. ^__^
E' quella che si puo' definire una classica bellezza giapponese o Yamato Nadeshiko. Lui... boh! Non so definirlo, a volte spinge troppo sul suo personaggio da adolescente timido...
Scena di altri tempi quella in cui tutti hanno gia' trovato lavoro alla fine dell'Universita' sembra quasi fantascienza. Anche in Giappone lo Shuushoku Katsudou sta' attraversando veramente tempi bui.
BELLISSIMA Kuroki Meisa. L'avevo gia' apprezzata in SUBARU. E' una half nata ad Okinawa, terra che ha gia dato i natali ad un'altra bellezza dello Starsystem giapponese Amuro Namie.
Ciao a tutti..
Sayounara...Sayounara.... Sayounara!
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