giovedì 22 aprile 2010

全然大丈夫 (Fine, Totally Fine)

Storia di due amici d'infanzia: Teruo, un dodicenne nel corpo di un trentenne, amante dell'horror ed inventore di atroci scherzi, e Hisanobu, brillante impiegato in una ditta di pulizie ospedaliere che fa lo splendido con tutti ma odia la sua vita da sfigato. Prendete qualche settimana delle loro vite, metteteci dentro una ragazza abbastanza strana che ama la pasta di pesce confezionata e che fa perdere loro la testa, e otterrete questa strana commedia. Raccontarne la trama non ha senso perchè non c'è una vera e propria storia, ma ci sono delle scene che renderanno la visione di questo film memorabile! E' un film fatto principalmente di situazioni incredibili...

Divertente, demenziale al punto giusto ma senza arrivare ai livelli osceni di un Satoshi Miki poco ispirato o meglio "mal ispirato", Fine Totally Fine é uno di quei deliziosi affreschi di comicitá cinematografica Giapponese da non perdere. Una cinematografia dai ritmi teatrali della quale forse Kitano é uno dei migliori esponenti: personaggi ai confini della normalitá, o della sanitá mentale che dir si voglia, macchiette quasi surreali ma in realtá specchio satirico di una societá, quella Giapponese, per il nostro comune senso critico da "gaijin" occidentali sempre in bilico tra inconsapevole genio e lucida follia. Adoro follemente perdermi nei lunghi silenzi di queste pellicole: un microcosmo nel quale si può letteralmente vivere per la breve durata del film.

E poi, in quale cinematografia ci si potrebbe mai permettere di mostrare un idiota che lancia una caccola nell'occhio di una signora senza apparire schifosamente demenziali, ma anzi gradevolmente artistici? La moderna cinematografia d'autore Giapponese in rari casi é capace di un'estetica bellissima e particolarissima nella sua elegante sofisticatezza, e di ritmi piacevolmente lenti. Non a caso questa pellicola ha meritato il podio al Far East Film Festival numero 10. Fondamentale notare che il regista Yosuke Fujita è alla sua prima pellicola!! Da seguire senz'altro in futuro!
全然大丈夫 (Zenzen daijoubu - Fine, Totally Fine)
Giappone, 2008 - regia di Fujita Yosuke

sabato 17 aprile 2010

L change the WorLd

Ho un ricordo particolare di questo film, è in assoluto la prima pellicola da me vista al Far East Film Festival: era se non sbaglio il 18 aprile del 2008, primo giorno di festival, primo film proiettato. In sala, il regista 中田秀夫(Nakata Hideo), era a pochi metri da me, che emozione. Sarà la cornice entusiasmante, l'apertura della decima edizione del festival, la presenza del regista e del pubblico, ero estasiato per aver scoperto questo nuovo mondo. Il film in quel contesto "drogato" mi era piaciuto un sacco...
[SPOILER]
Le vicende narrate da questo film si pongono temporalmente alla fine del secondo episodio, デスノート The Last Name (Death Note, The Last Name): Light Yagami è morto e a L rimangono 23 giorni di vita, essendosi auto-condannato a morte per distruggere la trama diabolica di Kira. Un agente della stessa agenzia di L muore contagiato da un virus diabolico in Thailandia. Il virus è stato sviluppato in Giappone da un gruppo di cattivoni. l'ideatore del virus, naturalmente buono fa una brutta fine e spedisce sua figlia da Watari, il maggiordomo di L. L si prenderà cura della bambina e indagherà per distruggere il virus e la banda di cattivoni.
[FINE SPOILER]

Oltre ad essere il mio primo approccio al Far East Film Festival, questo film è stato il mio primissimo approccio alla saga di Death Note. Ho quindi visto questo film senza sapere nulla del quaderno della morte che pure appare in una scena del film, e conoscendo per la prima volta il personaggio di L, interpretato magistralmente da 松山 ケンイチ(Matsuyama Kenichi). L Change The WorLd è una specie di spy story, condita da alcuni elementi interessanti, come la frenesia di sapere che [SPOILER] L morirà presto [SPOILER] con tutti i risvolti del caso.
A parte tutto, pur essendo la storia un pò ridicola in fin dei conti, è il personaggio di L a dar spessore al film, e vale la pena di vederlo solo per lui. Adorabile il suo rapporto coi bambini co-protagonisti.
Interessantissimo anche come "stand-alone movie". Per il resto è solo una macchina da soldi e ha fatto bene il suo dovere in questo senso. Poco importante pure citare i precedenti lavori del regista, famoso per la saga horror リング(Ringu), arrivata da noi con la trasposizione Americana "The Ring", di Gore Verbinski. Qui il buon Nakata ha fatto un prodotto prettamente commerciale, senza alcuna impronta registica di rilievo.

L change the WorLd

Giappone, 2008 - regia di 中田秀夫(Nakata Hideo)