martedì 20 gennaio 2009

クワイエットルームにようこそ (Benvenuta nella stanza tranquilla)

Dopo aver finito di tradurre 蟲師(Mushishi - Bugmaster), del quale parlerò a brevissimo, mi sono messo a cercare su IMDB la filmografia di 蒼井優(Aoi Yu): penso che la ragazzina sia una delle migliori attrici viventi in Giappone, per fortuna è rimasta fuori dal giro soft porno e idol (solo qualche fugace apparizione in riviste per ragazzine come la mia omonima "Nicola"), per fortuna c'è stato un certo 岩井俊二(Shunji Iwai) che l'ha presa sotto la sua ala protettiva sin da quando aveva 16 anni e l'ha fatta lavorare solo in progetti di qualità. Dopo una miriade di premi vinti, la brava Yu lavora senza sosta e in nove anni di carriera può già contare 29 film. Tra questi, ne ho trovato uno dal titolo interessante: クワイエットルームにようこそ(Kuwaietto Ruumu Ni Youkoso - Benvenuta nella stanza tranquilla). Sarà un film dell'orrore? Sarà un film strano?
Asuka è una reporter per una rivista di moda: la sua vita è correre, telefonare, correre, telefonare, correre. Asuka apre gli occhi, vede un soffitto, delle luci al neon, e sente dei suoni strani. Lo stordimento che attanaglia la sua testa è tremendo, prova a muoversi ma appena lo fa si rende conto di essere legata, completamente immobilizzata in un letto. Prova a chiamare qualcuno ma nessuno arriva, vede solo una ragazza scheletrica che da dietro una porta d'acciaio le bisbiglia qualcosa. Poi arriva un'infermiera, la Eguchi, che la informa di essere ricoverata nell'ospedale psichiatrico Joseikai, reparto di massima sicurezza. Con la piccola grande conquista di potersi per lo meno sedere sul letto, ed incontrare il suo bizzarro fidanzato, Tetsuo (autore di programmi demenziali per la TV Giapponese e famoso per sottoporre le sue natiche ai più tremendi supplizi davanti alle telecamere tanto da essere riconosciuto più dalle natiche che dal viso), Asuka comincia un percorso che la porterà a capire in che modo sia finita su quel letto.
Ritorniamo ad 蒼井優(Aoi Yu) solo per un momento, solo per dire che lei non è la protagonista, ma interpreta una ragazza di nome Miki afflitta da problemi alimentari e sfoggia una costituzione ai limiti dell'anoressia. La protagonista, Asuka, è interpretata dalla bravissima 内田有紀(Uchida Yuki). Questo film è particolare per alcuni aspetti:
- Se avete visto il divertentissimo イン・ザ・プール(In Za Puuru - Nella Piscina), di Miki Satoshi, non potete non ricordare l'attore che interpretava il divertentissimo psichiatra pazzo con la camicia leopardata: beh, l'attore che lo interpretava, 松尾スズキ(Matsuo Suzuki) (che non ha tutte le rotelle al loro posto), è il regista di questo film.
- Questo è uno dei pochi film dove potrete vedere dei mostri sacri del cinema Giapponese come 庵野秀明(Anno Hideaki) (Neon Genesis Evangelion, Ritual, Cutie Honey, Love & Pop) e 塚本晋也(Tsukamoto Shinya) (A Snake Of June, Bullet Ballet, etc.) recitare in dei fantastici cameo.
- Pur essendo un film drammatico, non potrete fare a meno di ridere a crepapelle in alcuni momenti, e comunque di affrontarne la visione con "cuor leggero".
クワイエットルームにようこそ(Kuwaietto Ruumu Ni Youkoso - Benvenuta nella stanza tranquilla) non è una storia di pena e punizione, ma di redenzione. Dalle prime battute, i guardiani della povera Asuka possono sembrare aguzzini: si scoprono invece essere angeli salvatori. Penso che non sia assolutamente facile parlare di depressione. Tanto discussa, inflazionata, sminuita, la depressione è una vera malattia, e per riuscire ad entrarci in questo modo il buon Suzuki Matsuo ci dev'essere passato. E' come se il mondo attorno a te esplodesse: la prima cosa da fare è ricreare un microcosmo di realtà attorno a sè, e allora l'ospedale psichiatrico diventa da prigione un comodo e sicuro rifugio, gli angoli si smussano, gli ingranaggi si oliano, e si ha sotto i piedi un buon terreno morbido di soffice erba verde sul quale camminare e guardarsi intorno. E se ci si guarda intorno con calma si vedono cose che prima non si vedevano. Non c'è più bisogno del cellulare, non si deve più rispettare una deadline, ma ci si può commuovere per un piccolo insignificante avvenimento, per esempio, o tentare di rimettere a posto i pezzi di una vita muovendo le tessere di un puzzle. E la vera sfida, attende all'esterno, all'uscita, quando la cura finisce, il sole illumina di nuovo la pelle, e si ricomincia. E tutto il film sta proprio qui, in un finale che lascia aperto un dilemma, un dilemma atroce.
Una storia scritta estremamente bene, ambientata in un set chiuso (un paio di stanze in tutto), recitata da attori di prim'ordine, come l'incredibile Yuki Uchida, che solo a guardarla legata in quel letto, sporca di lavanda gastrica chiamare "qualcuno" con quella voce giapponesemente cortese ma educatamente disperata, convince e stupisce. Yu Aoi è impressionante nel ruolo di Miki; Ryou interpreta egregiamente l'infermera Eguchi nella sua freddezza "robotica", poi non posso dire che sorte spetta ai cameo interpretati da Shinya Tsukamoto e da Hideaki Anno, ma c'è da ridere, e tanto pure!
Che bel film, davvero, un film ottimista, ma pessimista; un film drammatico ma estremamente divertente, un film leggero ma incredibilmente profondo. Non vedevo un film giapponese così bello da molto tempo. Sarà la mia prossima traduzione.
クワイエットルームにようこそ(Kuwaietto Ruumu Ni Youkoso - Benvenuta nella stanza tranquilla)
Giappone, 2007 - regia di 松尾スズキ(Matsuo Suzuki)

3 commenti:

Weltall ha detto...

Bravo Nick, mi piace molto la lettura che hai dato del film ^__^
Peccato per la fine che fa Anno, poverino ^__*

pompa ha detto...

Giuro che tornerò a leggere la recensione dopo la doccia. Volevo però farti presente che, per ditrazione immagino, hai cambiato il titolo da youkoso a joukoso.
Saluti.

nicolacassa ha detto...

>Cuggino> Grazie cugino! Povero anno, ma che ridere!! :DD

>Pompa> Hai ragione, la mia dislessia da tastiera :)