venerdì 19 marzo 2010

デスノート The Last Name (Death Note, The Last Name)

Secondo ed ultimo capitolo.
La famosa idol Misa viene inseguita da un maniaco che la vuole uccidere: il furfante cade a terra privo di vita e vicino a lui appare un Death Note. La ragazza ne ne impossessa e comincia subito a imitare il lavoro del suo grande idolo, Kira, amato da lei come da tantissime altre persone come il salvatore dell'umanitá. L rimane spiazzato da questo avvenimento, non potendo più attribuire a Light, sospettato di essere Kira ed attirato da L a diventare suo stretto collaboratore per dare una svolta alle indaginie quindi la lui stesso marcato a vista, la paternitá degli omicidi. Il nuovo Kira é più infantile e si muove con più imprudenza. Light sa che se si potesse unire al nuovo Kira potrebbe diventare invincibile, anche perché il nuovo arrivato al contrario di lui ha ottenuto la vista dello Shinigami guardiano ed é in grado di uccidere le persone semplicemente guardandole in volto.
I due Kira s'incontrano e le cose si fanno sempre più difficili per L, che dovrá utilizzare tutto il suo ingegno per risolvere il caso e mettere fuori combattimento i due criminali.
Quando ho visto apparire un secondo quaderno della morte e un secondo Shinigami, devo ammettere di aver pensato che stavano rovinando tutto, ma l’intreccio narrativo rimane comunque avvincente pur complicandosi in maniera oscena...
Non ho mai letto il manga e non ho mai visto l'anime: il mio primo approccio con la trasposizione cinematografica della saga é avvenuto nella decima edizione del Far East Film Festi al di Udine, con lo spin off "L change the world", diretto da Hideo Nakata. Non ci capii molto a dire la veritá ma rimasi colpito dal personaggio di L, l'astuto e misterioso investigatore privato che affronta Kira. Le due pellicole della saga erano proiettate nel pomeriggio, prima dell'inizio del festival, e ora capisco il motivo di questo ostracismo: rimettere gli spettatori in linea col filo narrativo che unisce questi due film con il lavoro di Nakata. Molti li definiscono dei film "bruttini", e in effetti é difficile capire se si tratti di un prodotto televisivo o cinematografico: girati in digitale e privi di qualsiasi effetto visivo, esclusa l'animazione degli Shinigami che fa davvero pena.
Vedere questi film di certo non lascia il segno, ma se non avete mai letto il manga lo farete, questo é certo, e soprattutto vorrete guardare il film di Nakata per sapere di più sul personaggio di L, il più riuscito di questa versione per il grande schermo.
デスノート The Last Name (Desu nooto - Death Note), l'ultimo nome
Giappone, 2006 - regia di 金子修介(Kaneko Shūsuke)

martedì 16 marzo 2010

デスノート (Death Note)

Ce li avevo in archivio da tempo, sia questo che il sequel, ma da come se ne parlava in giro non ne ero mai stato particolarmente attirato.
Sará che non amo le cose particolarmente inflazionate: questa ormai estremamente famosa vicenda, nata dalla mente di 大場 つぐみ,(Ōba Tsugumi) si é ormai consumata su vari supporti, sulla carta stampata con il manga in tredici volumi disegnato da 小畑 健,(Obata Takeshi) e pubblicato per la prima volta in Giappone nel 2003 dalla 週刊少年ジャンプ,(Shūkan Shōnen Janpu), sul piccolo schermo e home video con l’anime in 37 episodi diretto da 井上敏樹,(Inoue Toshiki) e trasmesso per la prima volta in Giappone dalla 日本テレビ放送網株式会社,(Nihon Terebi Hōsōmō Kabushiki-gaisha) dal 4 ottobre 2006 al 26 giugno 2007, per finire inevitabilmente al grande schermo in due lungometraggi di successo più uno spin-off.
Questo é il primo dei due film per il grande schermo, fu proiettato per la prima volta in Giappone il 17 giugno 2006 e rimase in vetta alle classifiche del Sol Levante per 2 settimane.
Light, interpretato da 藤原竜也(Fujiwara Tatsuya) è un brillante studente di legge in una rinomata universitá di Tokyo che prova frustrazione per l'impotenza del sistema giudiziario Giapponese che troppe volte lascia crimini impuniti e pericolosi presunti criminali a piede libero per insufficienza di prove o grazie ad insulsi cavilli giudiziari. Il ragazzo spinto da un furioso rimorso e da una forte volontá di riscossa comincia a seguire uno di quelli che l'hanno fatta franca, una specie di teppista omicida, e quando si ritrova faccia a faccia con lui rischia seriamente di farsi male, constatando l'estrema diabolica cattiveria del personaggio. Affranto, scappa sotto la pioggia e come d'incanto dal cielo cade un quaderno nero, attorno al quale misteriosamente non cade alcuna goccia di pioggia. Light prende il quaderno, e legge la prima pagina, una specie di libretto d'istruzioni. É un "Death Note": se le sue pagine magiche vengono utilizzate per scrivere il nome di una persona, questa morirá secondo le modalitá descritte dallo stesso scrivente, o in assenza di istruzioni precise la persona designata passerá all'altro mondo per attacco cardiaco.
Light non ci crede, ma dopo essersi ritrovato di nuovo faccia a faccia con il pericoloso criminale con il quale aveva pochi giorni prima avuto un aspro confronto, si sente costretto a scrivere suo nome nel quaderno per evitare di fare una brutta fine. Il criminale muore all'improvviso per attacco cardiaco. Light scappa sconvolto. In seguito, apparirá al suo cospetto il padrone del quaderno, uno shinigami, un dio della morte col quale costruirá una strana amicizia. Light viene ammaliato da questo potere, e ne comincia ad abusare, in un delirio giustizialista che porta le polizie di tutto il mondo ad indagare su di lui, il misterioso angelo della morte che si fa vedere in vari forum col nome di Kira.
Il primo a cominciare a cavare piede dal mistero sará un famoso quanto misterioso detective privato, “L”, interpretato da 松山ケンイチ(Matsuyama Kenichi), che comincierá con Kira/Light una specie battaglia di menti e d'intuito per tentare di smascherarlo.
Estremamente commerciale, estremamente di successo, é quel puro film d'intrattenimento Giapponese a budget stratosferico senza particolari difetti. La storia é geniale e riesce a tenere sulle spine per tutta la sua durata chiunque vi si avvicini. L é un personaggio dall'immenso carisma, tanto da meritare lo spin-off del quale parlerò in futuro.
Il riuscire a controllare la morte é uno dei sogni ancestrali dell'essere umano, utilizzarla come arma remota poi può essere l'inizio della strada verso il delirio nel quale un debole non può far altro che cadere, facendosi corrompere da un potere che dovrebbe rimanere nelle mani degli dei, troppo grande, forse in generale per qualsiasi essere umano.
Un bel filmetto, ma solo dopo il secondo episodio se ne possono davvero tirare le somme. Ci risentiamo presto...
デスノート(Desu Nōto - Il Quaderno Della Morte)
Giappone, 2006 - regia di 金子修介(Kaneko Shūsuke)